Da 0 a 3 anni, a casa come al nido, è il nuovo appuntamento mensile di Roma dei Bambini, che troverete nella sezione Agenda delle Mamme, il nostro angolino di chiacchiere, informazioni e suggerimenti per giochi e attività da fare coi nostri bambini! Mai come in questo periodo abbiamo compreso quanto sia importante avere a disposizione un buon numero di attività ludiche da proporre ai nostri bambini: tra lockdown, quarantene e vacanze scolastiche, il tempo che i nostri bambini trascorrono in casa è aumentato esponenzialmente e, con esso, sono aumentate le nostre preoccupazioni. Spesso pensiamo di non poter incuriosire e stimolare adeguatamente i nostri bambini come farebbe un educatore esperto, crediamo di non avere abbastanza idee e materiali a disposizione, a volte semplicemente manca il tempo di fare cose complesse e, soprattutto se i nostri bambini sono molto piccoli, può sembrare difficile trovare soluzioni per intrattenerli.
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Da 0 a 3 anni: i consigli dlella maestra Liana
Questo nostro nuovo spazio creativo nasce proprio con l’intento di fornire spunti, idee e suggerimenti ai genitori di bambini da 0 a 3 anni, per condividere insieme ai piccoli del tempo prezioso, a casa come al nido. Ad accompagnarci in questo percorso è Liana Orati, educatrice di asilo nido e mamma creativa di due bellissimi bambini di sei e nove anni. La maestra Liana proporrà attività di semplice realizzazione, privilegiando strumenti e materiali naturali o di riciclo, facilmente reperibili anche in casa: travasi, infilature, e tante altre attività di ispirazione montessoriana adatte principalmente ai bambini della fascia d’età da 0 a 3 anni, spiegate in modo semplice e chiaro, per avere sempre a disposizione un piccolo bagaglio di idee.. pronte all’uso!
Perché è utile fare attività coi più piccoli
Tutte le attività che verranno proposte in questo nostro nuovo appuntamento non solo rappresentano dei giochi semplici e divertenti per i più piccoli, ma sono percorsi studiati per stimolare e potenziare alcuni importanti aspetti dello sviluppo nei bambini da zero a tre anni:
- la motricità fine
- la coordinazione oculo-manuale
- l’esplorazione sensoriale
- la concentrazione
Naturalmente ogni bambino ha i propri tempi e le proprie potenzialità e non dimentichiamo che condividere un gioco insieme al genitore è prima di tutto un momento di relazione affettiva, che può diventare un bel momento familiare coinvolgendo magari i fratellini maggiori. Per comprendere in pieno l’importanza di questi momenti e delle attività che la maestra Liana proporrà ogni mese, la dottoressa Chiara Bonura Terapista della Neuro e Piscomotricità, specializzata in Analisi del Comportamento Applicata, ci spiega perché il potenziamento motorio prassico sia fondamentale per i nostri piccoli e quali
Da 0 a 3 anni: i consigli della neuropsicomotricista
Il potenziamento motorio prassico nel bambino è fondamentale sin dalle prime tappe dello sviluppo, poiché egli spontaneamente esplora l’ambiente utilizzando come strumento le sue manine o i propri piedini. É buona pratica cominciare a giocare con il proprio bambino sfruttando i suoi punti di forza: prima di sottoporre il bambino ad attività che a noi potrebbero sembrare complesse per la sua età, proviamo ad osservarlo; spesso i bambini ci stupiscono e sono loro stessi a darci un’idea dell’attività che possiamo proporre. Ricordiamo inoltre che tra l’ottavo e il dodicesimo mese di vita il bambino comincia a coordinare due schemi in sequenza, emerge l’intenzionalità comunicativa e comincia a capire che sugli oggetti possono essere attivati schemi d’azione semplici come scuotere, battere ecc. Intorno a quest’arco temporale, comincia a svilupparsi anche la memoria del bambino per cui egli manifesta comportamenti di ricerca per quegli oggetti che scompaiono dalla sua vista.
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L’importanza dell’esplorazione sensoriale
È importante proporre giochi e attività con diversi materiali ed è fondamentale che il bambino esplori con i propri sensi i materiali che gli proponiamo. Ripercorrendo l’anatomia umana e considerando l’immagine dell’homunculus corticale e somatosensoriale è importante considerare la vicinanza delle mani con occhi, naso e bocca, per cui iniziare con un potenziamento tattile e motorio prassico permetterà al bambino in maniera incondizionata di attivare delle aree affini e potenziare allo stesso tempo altre abilità.
Prime attività di esplorazione motoria
I primi schemi d’azione complessi che il bambino apprende sono il mettere dentro e mettere fuori, infatti spontaneamente il bambino si divertente a tirare fuori tutto ciò che sta dentro agli sportelli di casa a sua disposizione, i genitori di fronte a questo potrebbero insieme mettere a posto i vari utensili. Un gioco davvero semplicissimo e già questa viene considerata una prima attività di esplorazione motoria che getta le basi per le prassie e il problem solving, caratterizzato da flessibilità e pianificazione, per cui si comincia ad attivare e potenziare l’area del pensiero. Durante il primo anno di vita il bambino utilizza le proprie mani per esplorare in maniera afinalistica, attraverso prove ed errori apprende determinati schemi. Dopo il primo anno di vita comincia a dare una forma ideativa alle proprie azioni, per cui da un semplice movimento esplorativo si passa alle prassie: sistemi coordinati di movimenti in funzione di un’intenzione e di un risultato (Piaget, 1960).
Appuntamento con la maestra Liana e Da 0 a 3 anni, ogni ultimo lunedì del mese nell’Agenda delle Mamme!