Per molti scolari ed altrettanti genitori i compiti rappresentano un vero e proprio scoglio: i primi non capiscono perché ia necessario adempiere a questo impegno e i secondi di conseguenza trovano spesso difficoltà a far accettare loro questa realtà.
I compiti a casa sono utili ai bambini e alla loro crescita perchè sviluppano l’autonomia e la capacità di organizzarsi; attraverso il lavoro a casa un bambino impara a conoscersi meglio, a reagire alla frustrazione persistendo con costanza e determinazione al perseguimento dell’obiettivo.
Chi può aiutarli in questo complesso lavoro?
I genitori hanno un ruolo importantissimo riguardo all’influenza che hanno sui propri figli e su come questi crescendo riusciranno ad assimilare saperi e a stare al mondo.
I bambini sono curiosi per natura. I genitori hanno il compito di dar voce e alimentare la loro curiosità.
In tal modo si aprono e si creano dei canali di comunicazione utili agli apprendimenti.
E i compiti, che per molte famiglie sono sinonimo di fatica, possono diventare strumenti utili a sviluppare la curiosità e a consolidare in tal modo gli apprendimenti.
Importante è anche la modalità con cui far approcciare i bambini a tale incombenza. Nel momento in cui si decide di “mettersi al lavoro” è necessario essere ben predisposti e sufficientemente sereni in quanto la calma dei genitori è direttamente proporzionale a quella dei figli. Inutile quindi fare questo tipo di richiesta in momenti in cui non si ha tempo sufficiente da dedicare o non si è particolarmente propensi.
Più utile invece richiedere ai bambini di svolgerli in momenti in cui si sa di poter dedicare maggior tempo e partecipazione.
Prima di iniziare il lavoro è piuttosto utile ed efficace domandare quale compito si ha voglia di svolgere per primo e quale ne sia la motivazione; in tal modo il bambino si sente considerato ed ascoltato e questo fa bene alla sua salute psicologica in quanto percepisce di essere un oggetto di grande interesse per l’adulto.
Dedicando tempo alla conversazione ogni giorno è piuttosto semplice per un genitore entrare nel mondo emotivo del proprio figlio e farsi un’idea di quali siano le sue idee, i suoi interessi, le sue difficoltà e i suoi bisogni.
Spiegare l’utilità nella vita pratica di imparare a leggere, scrivere, fare calcoli, individuare in una cartina geografica dove si trova una città o un paese o il perchè sia necessario conoscere il passato dell’umanità aiuta a stimolare la curiosità, ad aumentare l’interesse e consolidare le conoscenze.
I bambini sono estremamente sensibili alle cure e alle attenzioni dei propri genitori.
La cosa più importante da tenere sempre a mente è che il genitore è il primo maestro di vita per il proprio figlio.
I bambini nascono con il desiderio di imparare e sono entusiasti quando realmente diventano capaci negli apprendimenti: dall’imparare a camminare al saper leggere o scrivere.
Dedizione, ascolto e stimolo alla curiosità sono gli ingredienti giusti per affrontare con il giusto entusiasmo ed interesse i compiti a casa!