Mostra per tutta la famiglia “Il segreto del movimento”

Dal 6 al 27 aprile alla Sala Santa Rita sarà possibile ammirare la mostra “Il segreto del movimento”, in cui saranno esposte 57 opere Automata,  piccole sculture meccaniche, realizzate in carta, legno e metallo in movimento.

Le opere esposte fanno parte della collezione del Modern Automata Museum e sono state realizzate da artisti di tutto il mondo.

Una parte dell’esposizione prevede 12 straordinari numeri circensi in un allestimento che vede la luce qui per la prima volta. Il “Circo” più piccolo del mondo: due tigri acrobate, un gatto giocoliere, un leone che salva il suo domatore, un coniglietto sul filo teso che beffa un coccodrillo, un bradipo e un orso che giocano a palla, un acrobata che corre sull’uniciclo coi piedi per aria, il volo della testa cannone, un clown in equilibrio su una sedia a sua volta in equilibrio su una palla.

In mostra anche una selezione delle opere più significative del Modern Automata Museum di Montopoli di Sabina l’unico museo del suo genere nell’Europa continentale,con creazioni di grandi artisti.

Gli automi in mostra sono di Malcolm Brook, Alessandra Celletti & Gianluca Esposito, Luca De Pascalis, Sonia Fabbrocino, Marina Gigli, Girovago & Rondella Family Theatre, Neil Hardy, Rob Ives, Peter Lennertz, Petere Markey, Juta e Jim Mc Cord, Keith Newstead (creatore, tra l’altro, dell’automa del film “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore), Walter Ruffler, Keisure Saka, Paul Spooner, Eric Williamson.

A differenza del passato, i moderni costruttori di automata evitano l’imitazione della realtà, il rigoroso naturalismo, lasciando spazio piuttosto a semplicità e forza espressiva così creando un rapporto stretto tra la parte razionale e quella fantastica della mente umana, tra invenzione meccanica e intuizione creativa. Nella pratica, questa intenzione è resa evidente dalla realizzazione delle opere stesse, in cui la parte inferiore è in genere costituita dalla meccanica – leve, ingranaggi, ruote dentate, catene, cinghie e camme – mentre la parte superiore è una piccola opera d’arte che racconta una storia. Il risultato d’insieme è sempre maggiore della semplice somma delle parti: ogni automata è la rappresentazione del rapporto stretto tra razionale e fantastico, come anche tra invenzione meccanica e intuizione creativa.
In questo senso un automata può essere paragonato a un Aikù giapponese: mentre un Aikù è “una piccola visione del mondo in tre brevi versi”, un automata è “una piccola visione del mondo in un giro di manovella”.

http://www.culturaroma.it/

 

Dove:Sala Santa Rita Via Montanara
dal 6 aprile al 27 aprile 2013

Orario: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Chiusura: domenica e lunedì
Ingresso libero

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